È in arrivo una causa in California per Aldi per affermazioni sugli ingredienti naturali
Come già sappiamo, frasi come "aromi naturali" sulle confezioni degli alimenti possono essere importanti segnali di allarme. In un'intervista con il New York Times, un esperto ha sottolineato che le normative sugli aromi e gli ingredienti "naturali" sono abbastanza permissive da consentire alle aziende di aggiungere conservanti e altri prodotti chimici - essenzialmente creando aromi "artificiali" - pur continuando a mascherarsi da "naturali".
Tuttavia, solo perché questi prodotti superano le linee guida della Food and Drug Administration statunitense, non significa che passino inosservati ai clienti. Aldi ora lo sta scoprendo nel modo più duro, con un'azione legale collettiva che chiede quasi 10 milioni di dollari per falsa dichiarazione sulle barrette di cereali.
Secondo la confezione mostrata sul sito Aldi, le barrette contengono "vero ripieno di frutta" e "senza aromi artificiali". Detto questo, una rapida lettura degli ingredienti delle barrette rivela acidi citrico e malico, nonché aromi sia naturali che artificiali. Dato che questi ingredienti sono in contrasto con quanto affermato sulla confezione, l'azione legale collettiva sostiene che i consumatori erano male informati.
Come accennato in precedenza, le barrette di cereali Aldi contengono molto più che semplici aromi e ingredienti "naturali". L'acido malico, sebbene talvolta sia presente in natura, può anche essere sintetico e per questo motivo negli ultimi anni ha portato a problemi legali per aziende come General Mills. Allo stesso modo, l’acido citrico può essere presente in natura, ma il più delle volte l’acido citrico utilizzato negli alimenti viene prodotto.
Secondo Newsweek, la causa sostiene che il marchio ha consapevolmente e intenzionalmente commercializzato le barrette di cereali come "naturali", indipendentemente dagli ingredienti. Inoltre, questa incoerenza nell'etichettatura viola presumibilmente diversi codici della California per le imprese.
Resta da vedere come si svilupperà il caso contro Aldi in tribunale qualora la causa dovesse procedere a un processo con giuria. Nel caso della causa General Mills del 2021, il tribunale ha deciso che la confezione potrebbe essere potenzialmente ingannevole ma ha respinto un’ingiunzione per costringere l’azienda a cambiare la confezione, lasciando il caso a una sentenza successiva. Tuttavia, cause legali come quelle di General Mills e Aldi dimostrano che i consumatori non possono sempre fidarsi di ciò che è pubblicizzato sulla confezione.